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giovedì 5 aprile 2012

Matcha Sushi


Ingredienti per 16 maki:
200 gr di riso per sushi
240 gr di latte intero
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di mascarpone
una noce di burro
un cucchiaino raso di polvere di matcha
mezzo vasetto di Nocciolata Rigoni di Asiago
una decina di nocciole

Io sono entrata nel mondo dei foodblogger troppo tardi per poter seguire le mode giuste al momento giusto. E' stato un po' come accodarsi quando ormai il trenino è lunghissimo e TU rimani fuori dalla porta. Peppepepepepè.
Non ho fatto in tempo a macaronizzare i macarons quando tutti ne assemblavano e postavano a manetta, a cakepoppizzare i cake pops, a cupcakare i cupcake, a marshmalloware l'mmf, a matchizzare il matcha, a whoopare i whoopie, a eccettizzare l'eccetera.
Anche se, ora che ci penso bene, posso definirmi invece una foodie alternativa, che fa più figo. E più che altro, ora che nessuno pubblica più cose col matcha perchè le reputa superate, IO invece posso farlo con nonchalance e un filo di snobbismo!
(Soprattutto perchè dopo essermi svenata per 30gr di polvere di matcha biologica, che dato il prezzo mi auguro il tè verde da cui proviene sia stato raccolta a mano foglia per foglia dai discenenti di Hello Kitty in persona con delle bacchette cinesi in bilico su un precipizio della cima monte Fuji e tritato da un samurai con una katana d'oro, ora sono obbligata moralmente a propinarvi all'infinito tutto ciò sia anche solo lontanamente matchizzabile. Dovrò pure ammortizzarlo, no?! Perdindirindina).
Per fare questi matcha sushi mettete il riso in una ciotola e sciacquatelo quattro o cinque volte per eliminare parte dell'amido. Scolatelo e mettetelo in un pentolino con il latte e 2 cucchiai di zucchero, coprite, portate a bollore e fate cuocere a fuoco minimo per circa 20 minuti fino a completo assorbimento del liquido. Fate riposare 10 minuti a fuoco spento e pentola coperta, poi spargete il riso su una teglia per farlo raffreddare. Prendete ora lo stuoino in bambù per il sushi (o in alternativa un foglio di carta da forno), stendete metà del riso in un rettangolo di circa 20 x 10 cm, schiacciatelo bene con le mani bagnate e stendeteci un velo di burro morbido aiutandovi con una spatola (servirà per non far penetrare la crema). Fate riposare in frigo per almeno mezz'ora e intanto preparate il ripieno mescolando il mascarpone con gli altri due cucchiai di zucchero e la polvere di matcha. Riprendete il rettangolo di riso, stendete uno strato sottile di Nocciolata Rigoni e adagiate una striscia di ripieno a circa un terzo della larghezza del rettangolo. Aiutandovi con la stuoietta arrotolate il riso come un involtino e compattatelo per bene. Preparate un rotolo identico con l'altra metà degli ingredienti e fateli indurire in frigo per almeno un'ora. Riprendete i salsicciotti, cospargeteli con le nocciole tritate e tagliate ognuno in 8 parti bagnando il coltello prima di ogni taglio. Conservate in frigo coperti da pellicola.
Con questa ricetta partecipo al contest "Un dolcissimo piatto esotico" della Rigoni di Asiago.

lunedì 2 aprile 2012

Baklava


Ingredienti per una baklava di circa 15X20 cm:
250 gr di pasta fillo (7/8 fogli)
150 gr di burro
70 gr di pistacchi
70 gr di noci
70 g di mandorle
70 gr di nocciole
mezzo bicchiere d'acqua
200 gr di miele
100 gr di zucchero
buccia di un arancia
buccia di un limone
cannella

Cos'è la baklava? No, non è cugina della pavlova ma un dolce tipico dei paesi mediorientali che ormai si trova anche qui in ogni kebab che si rispetti. Nel negozio intendo, non nel panino stesso, anche se non mi stupirei dato che a volte si fa un po' fatica a distinguere cosa ci sia dentro. Che poi il kebab come abbinamento di sapori è fantastico, ma quel quasi-cilindro geometricamente perfetto di carne mi fa davvero un po' senso e mi fa venire qualche dubbio quasi quanto trovare le polpette in mensa o al ristorante. E in effetti uno dei miei dieci comandamenti è: non-mangiare-mai-polpette-d'altri-a-meno-che-non-ti-trovi-da-tua-mamma-o-all'ikea-che-tanto-al-massimo-i-trucioli-sono-naturali-anche-se-la-colla-lo-è-un-po'-meno. Per gli altri nove invece devo andare a spolverare le tavole, che non me li ricordo.
Tornando alla baklava, io e lei ci siamo incontrate diverse volte in croazia ed è stata simpatia a prima vista. Appena subito dopo essere riuscita a scollarmela di dosso, appiccosa com'è.
E quindi quando finalmente ho trovato la pasta fillo biologica ho provato a rifarla, con un risultato niente male.
Prendete i fogli di pasta fillo, tagliateli a metà a misura della teglia, fondete il burro in un pentolino, tritate tutta insieme la frutta secca, aggiungeteci cannella e bucce grattugiate ed iniziate a preparare la lasagna. Stendete nella teglia un foglio di pasta, spennellate col burro, stendetene un altro, spennelate col burro, stendetene un altro, spennellate col burro (no, non sono entrata in loop), spargete un po' di trito e riniziate con la pasta: stendete un foglio e spennellate col burro, stendetene un altro e spennellate col burro, stendetene un altro e spennellate col burro, spargete un po' di trito e riniziate con la pasta: stendete un foglio e spennellate col burro (non vi sembra di essere in quel film di Albanese "E' già ieri"?) stendetene un altro, spennelate col burro, stendetene un altro, spennellate col burro...sì oh ma quanti ne avete???
Ora prendete un coltello affilatissimo, affondatelo nella teglia e tagliate la baklava a rombi grandi quanto quello in foto (dopo cotta non si riesce più) e infilate in forno a 180° per circa 40 minuti fino a doratura.
Preparate nel mentre lo sciroppo facendo bollire miele, acqua e zucchero fino a scioglimento completo e fate raffreddare.
Sfornate la baklava e versateci immediatamente lo sciroppo freddo.
Spargeteci il residuo di frutta secca e fate riposare per qualche ora fino ad assorbimento, meglio una notte intera.

venerdì 30 marzo 2012

Apple crumble pie


Ingredienti per 12 tortine o 1 crostata da 24 cm:

per la frolla:
250 gr di farina 0
125 gr di burro
1 uovo intero
125 gr di zucchero di canna
un pizzico di sale

per la crema:
250 ml di latte
2 tuorli
30 gr di farina
40 gr di zucchero

per il sopra:
2 mele
40 gr di mandorle
10 gr di armelline

Perfette per un branch, un lanch, un after diner, un eppi auar, un laungbar, un midafternun, un afterauar, una brecfast...ma una brecfast un par de zebre! Ma basta con tutte ste mode e sti termini menonissimi, ma piantiamola. Mentre Zanichelli le inserisce nel vocabolario 2012 Zingarelli si rivolta nella tomba. Ma poi, ma come han fatto a trovarsi questi due? Si sono scelti di proposito? No perchè io lozanichellidizingarelli tuttodiseguito faccio quasi fatica a dirlo. Anche se d'altronde faccio ancora fatica a dire plurale. Ma questa è un altra storia, d'altronde. E poi ci sono anche le parole che mi fanno ridere per il suono che hanno, tipo "dandole". Provate a ripeterlo più volte e ad ascoltarne il suono. Non fa ridere anche voi?!? No? Ok.
Aspettate un'attimo che cambio il font del post da caratterepredefinito a verdana e sistemo la formattazione che sennò mi disturba non avere il testo centrato, quasi quanto i quadri storti. Chissà perchè poi. In casa potrei avere tappeti di vestiti da lavare e castelli di piatti e posate usati ma starei bene. Ma un quadro storto no, quello proprio NO. Ma d'altronde nella vita ognuno ha le sue priorità. E le mie probabilmente sono sistemare quadri storti e scrivere minchiate.
Ok, eccomi. Dicevamo? No, dicevamo non fa ridere.
Ah no, parlavamo della eppolcrambolpai. Che non è nè quella di nonna papera (Ciiiiccioooooooooo!!), nè quella di American Pie. E per fortuna! Per chi ha visto il film. Gli altri usino un po' d'immaginazione, che tanto non è fondamentale.
Allora per la frolla stavolta, sempre per la serie minimosforzomassimaresa, sabbieremo prima la farina col burro e lo zucchero e il sale, poi capirete il perchè, non siate frettolosi (oppure se lo siete saltate le prossime due righe, ma anche tre).
Quindi appunto, sabbiateli (che vuol dire impastarli con la punta delle dita fino ad ottenere delle briciole) e tenetene da parte circa sei cucchiai che serviranno alla fine per il crambol. Aggiungeteci l'uovo, formate una bella palla liscia, schiacciatela, avvolgetela nella pellicola (per alimenti, non il super8) e mettetela in frigo per almeno mezz'ora.
Preparate intanto la crema pasticcera: sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad avere un composto spumoso, aggiungete la farina, versate in un pentolino col latte quasi bollente, mescolate continuamente per qualche minuto fino a quando si addensa e spegnete.
Frullate le mandorle grossolanamente ed aggiungetele alle briciole di frolla.
Ora riprendete la frolla dal frigo, foderate teglia o tegliette, metteteci un cucchiaio di crema, qualche fettina di mela, coprite con le briciole e infornate a 180° sempre in forno caldo per almeno 20 minuti fino a doratura.

mercoledì 28 marzo 2012

Uova a sorpresa


Ingredienti per 6 uova:
400 gr di cioccolato al latte
250 gr di panna
6 gusci d'uovo

Quante volte da piccoli abbiamo immaginato e sperato di aprire un uovo di gallina e trovarci dentro un pulcino? E che magari sapesse anche ballare l'hully gully imparato direttamente dai watussi? Zecchino d'oro docet. Ecco, ora che siamo un po' più grandi e sappiamo benissimo che se anche fosse successo avremmo trovato un pulcino o sodo o shakerato, possiamo anche cambiare le nostre aspettative e sperare magari di trovarci al massimo del buon cioccolato. Che ovviamente ci va messo eh? Mi spiace deludervi, ma le galline pasquali che vendono ora in giro non faranno mai delle uova ripiene. Sappiatelo.
Per questa simpatica ricetta vi serviranno: 6 uova, 1 ago, qualcosa da usare come martelletto (no, non siete su paintyourlife e io non sono Barbara), 400 gr di cioccolato al latte e 250 gr di panna.
A meno che non abbiate delle uova abnormi è facile ve ne avanzi un po' ma va beh, tanto sparirà in fretta. Tenete poi conto che le proporzioni sono per il cioccolato al latte o bianco, se volete usare il fondente fate pure 350 gr di cioccolato e 300 gr di panna, che sennò vi viene un mattoncino.
Ovviamente questa base è personalizzabile ed assemblabile con altre cose quanto il lego per cui potete aggiungerci liquori vari, caffè, frutta secca, pezzi di torrone, caramello e tutto quello che vi viene in mente (no, la peperonata avanzata no).
Il procedimento poi è semplice: prendete un uovo, fateci un forellino con l'ago da una parte e più forellini dall'altra. Togliete un cm circa di guscio dal secondo lato e soffiate dal foro opposto per svuotarlo (o aspirate se volete una botta energetica e magari fate seguire un chupito di marsala).
Lavate bene l'interno e mettete ad asciugare all'aria.
Per la ganache tagliate a pezzettini o grattugiate il cioccolato e versateci sopra la panna bollente. Aspettate un paio di minuti e mescolate delicatamente. Versate nei gusci e fate raffreddare.
Belissimissima è anche l'idea di regalarle, magari rimettendole nella loro confezione originale e sostituendo il cartoncino con una striscia colorata a tema. Mammamia, ma quante ne so??!!

lunedì 19 marzo 2012

Grisbì al cacao


Ingredienti per una ventina di biscotti:
250 gr di farina 00
30 gr di cacao amaro
100 gr di zucchero
40 gr di tuorli (circa due)
150 gr di burro
un pizzico di sale
un po' di crema al cacao e nocciole

Quand'ero piccola le merendine in casa (ma anche fuori) erano rare quanto un'ippopotamo rosa e spesso si potevano mangiare solo nei giorni di festa.
Mia mamma quelle poche volte che le comprava le nascondeva talmente bene nei posti più impensabili che la maggior parte delle volte non si ricordava manco lei dove le avesse messe. Così accadeva che quando decideva che era il momento del dolce si alzava, usciva dalla cucina chiudendo la porta e la si sentiva vagare per tutta la casa aprendo armadi scatole e cassetti, per poi vederla tornare spesso o con qualcosa di scaduto o con solo il cartoncino e la plastica rimasti perchè prima era già passato qualcun altro...e in questo caso ovviamente nessuno di noi ne sapeva mai niente (un po' come nel gioco dello sberlone quando ti giri e trovi tutti che roteano il dito).
Uno dei dolci più gettonati della domenica o dei viaggi in macchina dopo la sosta in autogrill era proprio il grisbì al cacao, forse perchè aveva l'aria di essere più sano di una merendina (in effetti dai, se non si leggono gli ingredienti in fondo è solo un biscotto con un po' di cioccolato..).
Il bello di sperimentare questa ricetta, oltre alla soddisfazione di creare qualcosa che sia quasi migliore di quello in commercio, per me è stato anche un breve ritorno ai sapori d'infanzia.
Per fare questi grisbì mescolate i tuorli con lo zucchero fino a scioglierlo, aggiungete il burro morbido ed amalgamate fino ad ottenere una crema. Aggiungete il sale, il cacao e per ultimo la farina. Impastate ancora velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo, formate una palla ed avvolgetela nella pellicola. Fate riposare in frigo per almeno mezz'ora.
Riprendete l'impasto, lavoratelo fino a quando riuscirete a stenderlo sottilmente, fate dei tondi con quello che avete a disposizione (se non avete uno stampino ingegnatevi tipo usando un vasetto), mettete un cucchiaino di crema al cacao in una metà dei cerchi ed appiattite leggermente gli altri. Sovrapponeteli, sigillate bene i bordi e ritagliate nuovamente con lo stampino. Passate i grisbì in freezer per una decina di minuti e infine cuocete in forno caldo a 180° per 8/10 minuti.
Anche con questa ricetta partecipo al contest di Ritroviamoci in cucina (ciù is mei che uan).

domenica 11 marzo 2012

Cheesecake alle violette e cioccolato bianco


Ingredienti per una Cheesecake da 18 cm:
100 gr di biscotti secchi
50 gr di burro
250 gr di ricotta
250 gr di mascarpone
250 gr di formaggio cremoso tipo quark o philadelphia
100 gr di cioccolato bianco
80 gr di zucchero
2 cucchiai di rhum
2 fogli di gelatina o 1 cucchiaino di agar agar
una manciata di violette
mezzo albume
zucchero semolato

Il carretto passaavaaa e quell'uoomoo gridavaaa: Gelatiiiii! I giardini di marzo si vestono di nuovi coloriiii!
Così cantava Battisti in questa canzone allegrissima e per niente malinconica a tema primaverile.
Carretti di gelati qui fuori non ne vedo ma in compenso ho il prato pieno di viole, che ho ben pensato di raccogliere, candire ed utilizzare per questa romanticissima Cheesecake.


Prendete una manciata di violette, lavatele delicatamente e fatele asciugare all'aria. Sbattete leggermente l'albume con una forchetta, spennellate i petali e cospargeteli di zucchero semolato. Adagiate i fiori su un foglio di carta da forno e fateli seccare all'aria per qualche ora.


Per la base della torta prendete i biscotti e sbriciolateli come meglio credete: frullateli, pestateli o prendeteli a martellate (farà benissimo al vostro umore).
Fondete il burro in un pentolino ed aggiungetelo alla polvere di frollini. Mescolate bene tutto, spargetelo sul fondo di uno stampo a cerniera e schiacciatelo con un cucchiaio. Mettete in frigo a rassodare per una mezz'ora.
In una ciotola mescolate i formaggi, aggiungete lo zucchero e il rhum, metà delle violette candite e il cioccolato bianco sciolto precedentemente a bagnomaria.
Se usate l'agar agar stemperatene un cucchiaino in mezzo bicchiere di latte, fate bollire per 5 minuti ed aggiungetelo al composto; se invece usate la gelatina mettete a bagno 2 fogli in acqua fredda per 5 cinque minuti, fate scaldare mezzo bicchiere di latte, scioglieteci bene la gelatina ed aggiungetela all'impasto.
Versate il tutto nella vostra tortiera ed infilate in frigo per almeno due ore per far solidificare per bene.
Prima di sformare per staccare perfettamente la Cheesecake passate un coltello bagnato in acqua calda lungo tutto il bordo.
Decorate con le violette candite e servite.
Con questa ricetta partecipo al contest "Le ricette di primavera" di About Food e al contest di Ammodomio "calendario 2012".




sabato 3 marzo 2012

Budino alle mandorle e miele


Ingredienti per 1 litro circa di budino:
125 gr di mandorle spellate
25 gr di armelline
250 gr di miele d'acacia
250 gr di ricotta
2 cucchiai di farina
4 uova
2 arance

Budino è un parolone, diciamo che come consistenza è una via di mezzo tra un flan e una pastiera gnuda, ma come titolo mi pareva un po' lungo.
Nella foto sembra un po' bruciacchiato ma in realtà il bordino è solo croccante ed è la parte più buoniscciscimissa (infatti ora il bordo è sparito ed in frigo è rimasto solo un ammasso molliccio senza forma di cui vi risparmio la foto, giusto perchè vi voglio bene).
Prendete le mandorle e le armelline e frullatele con i due cucchiai di farina (altrimenti si formerà una massa tipo das che non si scollerà dalle lame), mettetele in una ciotola e aggiungeteci il miele, la ricotta, le uova intere, la buccia grattugiata delle due arance e il succo di una.
Mischiate ed amalgamate per bene il tutto e versatelo in uno stampo. Mettete a sua volta lo stampo in un'altra teglia, tipo matrioska, versateci l'acqua finchè ci sta e cuocete a bagnomaria a 150° per circa un'ora e mezza.
Fate raffreddare e sformate in un piatto. Colateci sopra il succo dell'altra arancia scaldato con un paio di cucchiai di miele.
Con questa ricetta partecipo al contest Honey sweet Honey di CappuccinoeCornetto in collaborazione con Smartbox e Greengate.


venerdì 24 febbraio 2012

Mou Mousse

Ingredienti per circa 600 ml di Mou Mousse (4 porzioni)
150 di zucchero di canna
150 ml di panna bollente
350 ml di panna montata
5 gr gelatina ammollata
un pizzico di sale


Moumousse, ma quanto fa ridere? Onomatopeicamente parlando.
Mettete in un pentolino lo zucchero con 4 cucchiai d'acqua per farlo caramellare.
Ci vorranno circa 10/15 minuti: prima si scioglierà, poi si cristallizzerà poi inizierà a fondersi fino a diventare di un bel colore marmotta.
Togliete dalla fiamma, aggiungete la panna bollente, il sale e la gelatina ammollata, mescolate e rimettete sul fuoco per qualche minuto fino ad ottenere un composto liscio.
Aspettate fino a quando raggiungerà la temperatura ambiente (circa mezz'ora).
Ora prendete la panna montata, mangiatene un cucchiaio ed aggiungetene un paio alla mou, mescolate ed aggiungetene un altro (per rendere simili le consistenze e non fargli fare grumi), poi mangiatene ancora uno e aggiungetene un altro ancora alla mou. E così via fino a finire tutto.
Mettete nei vasetti e poi in frigo e resistete almeno un'oretta prima di assaggiarla.

giovedì 23 febbraio 2012

Grancereale


Ingredienti per circa 15 biscotti
120 gr di fiocchi d'avena
100 gr di farina integrale (io ho usato la 7effe del Mulino Marino)
100 gr di zucchero di canna Altromercato
100 gr di burro a pomata
1 cucchiaio di miele d'acacia
un pizzico di sale

Ok. E' giunta l'ora. Farò outing: io compro quasi esclusivamente biologico, cerco di evitare i cibi pronti, i conservanti, i coloranti, i grassi idrogenati, gli emulsionanti, i monoediglicerididegliacidigrassi e tutte quelle robe lì con questi nomi bruttissimi.
Tutti ingredienti di cose estremamente buone. A volte buonissime.
Ed ammetto che non è sempre facile privarsene. Motivo per il quale mi capita di tentare ricette nuove per ritrovare gli stessi sapori (che spesso alla fine si rivelano meglio degli originali).
Il contest di Ritroviamoci in cucina è stato l'ennesimo spunto per provarci nuovamente.
Per fare questi simil-Grancereale prendete il burro morbido (che avrete tirato fuori dal frigo qualche ora prima o scaldato al micro), mescolatelo con lo zucchero, aggiungeteci un pizzico di sale, i fiocchi d'avena e il cucchiaio di miele.
Mescolate fino ad ottenere un composto quasi omogeneo ed aggiungete infine la farina. Impastate nuovamente fino ad ottenere una bella palla liscia, schiacciatela (si raffredderà prima), avvolgetela nella pellicola e via in frigo per almeno mezz'ora.
Riprendete la frolla, stendetela a circa mezzo cm abbondante di altezza, fate dei cerchi con uno stampino, stendeteli in una teglia e passatela in freezer per un'altra mezz'ora (servirà a fargli mantenere la forma in cottura).
Infornate in forno caldo a 180° per circa 10 minuti fino a leggera doratura.
Se dovessero rimanere troppo morbidi all'interno vale come sempre la bis-cottura per altri 7/8 minuti.
Manco a dirlo, con questa ricetta partecipo al contest "Come Quelli Comprati".
Fatemi un in bocca al lupo! (Crepi, povero).


lunedì 13 febbraio 2012

Mousse al cioccolato bianco e cuori piccanti


Ingredienti per due persone (300 ml di mousse)
un uovo
100 gr di cioccolato bianco (io ho usato quello vanigliato del commercio equo)
100 ml di panna da montare
2 cucchiai di Gran Marnier (o Rhum)
20 gr cioccolato fondente
un pizzico di peperoncino

San Valentino è una festa frivola e commerciale. E' consumismo puro. E io infatti non la festeggio per principio. Io non cado nella trappola di quelli che tentano di farci spendere un sacco di soldi in minchiate a tema. Io ho un integrità morale e porto avanti il mio pensiero. Sempre. 
Oh ma sapete che l'altro giorno son passata in un negozio che aveva in vetrina queste ciotoline rosse a cuore così romaaantiche e così cariiiiiiine e anche i tovaglioli con tutti i cuoriciiini e ne ho prese due?! Dai son troppo belle! Erano anche in offerta!
Ora però prendete una ciotola, metteteci il cioccolato bianco spezzettato e fatelo sciogliere a bagnomaria (ovvero appoggiate la ciotola sopra ad un pentolino con acqua calda, senza fargliela toccare e senza farla bollire).
Prendete altre due ciotole e metteteci in una il rosso d'uovo, nell'altra l'albume (a temperatura ambiente). Sbattete il primo con una frusta fino a renderlo spumoso e montate a neve il secondo.
Prendete un'altra ciotola e montateci la panna (fredda da frigo).
Aggiungete il cioccolato fuso al tuorlo, sempre sbattendo con le fruste, poi il liquore, poi con un cucchiaio di legno incorporate prima la panna e poi gli albumi.
Versate nelle coppette e infilate in frigo.
Prendete una nuova ciotola e fate sciogliere il cioccolato fondente (vedi sopra), aggiungete il peperoncino, versate in una piccola sac a poche e formate dei cuoricini su un foglio di carta da forno appoggiato sopra una teglia. Passate in freezer per 10 minuti per farli indurire ed usateli per decorare.
La mousse è pronta dopo un paio d'ore di riposo in frigo. 
Prendete ora le quaranta ciotole sporche che avete utilizzato, impilatele e lasciatele lì.
In fondo voi avete cucinato, l'altro dovrà pur far qualcosa no??

domenica 12 febbraio 2012

Pavlova

 
Ingvedienti per una pavlova di civca 30 cm di diametvo
300 gr di albumi a tempevatuva ambiente
500 gr di zucchevo semolato tvitato o a velo
2 cucchiaini di succo di limone
500 ml panna da montave
fvutti di bosco a scelta vostva

La pavlova potvebbe esseve un dolce tipico vusso. Ma invece no. E' austvaliano. Fvegati.
E oggi il post lo scviverò tutto così, giusto per stave in tema. 
Allova, pavtiamo con la pvepavazione: pvendete gli albumi e iniziate a montavli con la fvusta.
Quando savanno almeno quadvuplicati di volume iniziate ad aggiungeve lo zucchevo poco alla volta e continuate a montave fino a quando ottevvete una schiuma molto soda (abbiate pazienza, ci vovvanno divevsi minuti).
Ova pvendete una teglia con cavta da fovno, buttateci a cucchiaiate la mevinga e dategli una fovma civcolare alta civca 5 cm.
Infovnate a fovno caldo a 80° per almeno 6 ove (ho già vicevuto la letteva dell'Enel con su: "Gvazie, ti vogliamo bene!"), fino a quando la mevinga sarà asciutta (ma voi fate delle monopovzioni che in 3 ove ve la cavate, fidatevi).
Fate vaffveddave, montate la panna e spalmatela sopva la vostva pavlova. Buttateci sopva un po' di fvutta a scelta pvefevibilmente acida pev contvastave la vagonata di zucchevo che c'è dentvo.

domenica 5 febbraio 2012

Biscotti cacao e nocciole


Ingredienti per circa 100 biscotti
350 gr di farina debole
60 gr di cacao amaro
250 gr di nocciole tostate
200 gr di zucchero per la frolla + 60 gr circa
70 gr di tuorli (circa 4)
250 gr di burro a pomata
Sale qb

Per ottenere una buona frolla i trucchi sono due: usare una farina poco proteica (ovvero debole) e aggiungerla a fine impasto in modo da farla stare il meno possibile a contatto coi liquidi per non attivarne il glutine (cosa al contrario è necessaria per gli impasti lievitati).
Questo è il motivo per cui in tante ricette di pasta frolla viene indicato di usare burro freddo da frigo (cioè allo stato più solido possibile) e lavorare l'impasto il meno possibile.
Il risultato è però una pasta poco malleabile con cui sarebbe molto difficile fare delle forme.
In realtà questi consigli non sono errati, diciamo forse solo un po' empirici.
Applicando invece le indicazioni di prima riusciremo ad ottenere un impasto facilmente lavorabile e di ottima friabilità.

Parliamo ora degli ingredienti: questa volta ho usato della farina di Enkir ma è possibile sostituirla con la classica 00 di grano tenero o con una farina integrale, a seconda della grana finale che vorrete ottenere. Ovviamente più saranno fini e raffinati gli ingredienti (farina, zucchero, nocciole) più avranno una grana fine i biscotti finali. Preferendo un risultato un po' rustico come nella foto, utilizzate dello zucchero di canna grezzo e tritate grossolanamente le nocciole.

Partiamo con la preparazione:per prima cosa frullate le nocciole con lo zucchero.
Inserite poi nella planetaria con il gancio k (o in una ciotola se lavorate a mano) i tuorli, lo zucchero con le nocciole, il cacao amaro, il sale e il burro a pomata che avrete ammorbidito nel microonde o lasciato a temperatura ambiente per circa due ore, e mischiate il tutto fino ad ottenere un composto cremoso.
Aggiungete quindi la farina setacciata, lavorate fino ad ottenere una palla, avvolgetela nella pellicola, appiattitela per farla raffreddare più velocemente e riponete in frigo per minimo 30 minuti.
Tirate fuori il composto dal frigo e lavoratelo finchè tornerà ad essere malleabile.
Formate dei salsicciotti da circa 3 cm di diametro, rotolateli nello zucchero semolato tenuto da parte, avvolgeteli nuovamente nella pellicola e riponeteli in freezer per circa un'ora.
Questo passaggio, oltre a darci modo di tagliare perfettamente i biscotti, ci da la possibilità di poter preparare in anticipo l'impasto e di conservarlo in freezer fino ad un paio di mesi, per poi cuocere i biscotti al bisogno.
Tirate fuori i salamini, tagliateli immediatamente con un coltello affilato allo spessore di circa 1 cm, stendeteli in una teglia leggermente distanziati ed infornate in forno caldo a 160° per 15 minuti.
Con questa cottura i biscotti rimarranno leggermente morbidi all'interno; se li preferite più croccanti, una volta intiepiditi, infornateli nuovamente per 7 minuti.
Fateli raffreddare su una gratella e conservateli in un contenitore ermetico.