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domenica 26 maggio 2013

Gnocchi Indiani di ceci


Ingredienti per 4 persone:

100 g di farina di ceci
una cipolla media
un peperoncino verde
due cucchiai di zenzero grattugiato
un cucchiaio di foglie di coriandolo tritate (o prezzemolo che si ok so che non è la stessa cosa ma piutost che nient l'è mei piutost)
un cucchiaio di sale
mezzo cucchiaino di semi di ajowan (sostituibili con timo secco - vedi sopra)
un quarto di cucchiaino di bicarbonato di sodio
125 ml acqua
olio per friggere

Per la salsa di yogurt:
due cucchiai di farina di ceci
250 g di yogurt bianco
un cucchiaino di sale
mezzo cucchiaino di curcuma macinata
750 ml di acqua
due cucchiai d'olio
mezzo cucchiaino di curry
mezzo cucchiaino di semi di senape nera
tre peperoncini secchi
mezzo cucchiaino di semi di cumino
un quarto di cucchiaino di semi di fieno greco (si può omettere)

Mh. Proprio bello cucinare Indiano.
Si parte leggendo la ricetta con la lista di ingredienti lunga quanto le litanie, che assume pure la stessa cadenza, tipo: farina di ceci celo, yogurt celo, peperoncino celo, foglie di curry nuncelo, fieno greco prega per noi, aceto di cocco nuncelo, assafetida nuncelo, ajowan nuncelo, foglie di banano nucelo, okra nuncelo, olio di senape nucelo, semi di nigella pregate per noi, tamarindo nuncelo, zucchero di palma nuncelo.
E se non ci si addormenta, si continua poi iniziando a sostituire a caso gli ingredienti irreperibili con quelli reperibili tipo il solito curry (posso rivederti già stasera ma tuuu non pensaaare male adesso, ancora il solito curryyyy...), del coriandolo in polvere, del prezzemolo, della polvere di cumino, dello zenzero in polvere, del limone e dei misti spezie che si hanno lì da far fuori. E si finisce con l'avere un piatto, ok buonissimo, ma che ha lo stesso sapore del Tajine o dello Zighinì che hai cucinato il mese scorso.
Però oh, fare ricette indiane mi piace un casino.

E questi gnocchi di ceci sono veramente simpatici e hanno pure degli ingredienti relativamente semplici.
E non fatevi spaventare dal fatto siano fritti perchè di olio ne assorbono davvero poco.
Forse. Forse sì o forse no. Io intanto lo dico e mi lavo le mani e la coscienza.
E poi suvvia, non siate paranoici, che tanto il riso bianco e lo yogurt purificano tutto.
Ma poi oh, se per caso qualcuno volesse provare a bollirli al posto che friggerli, mi faccia sapere com'è andata che così aggiorno il post, che qui non è che posso fare tutto io.
Tra l'altro sono simpatici pure per il fatto che ad uno pare di mangiare un primo mentre in realtà sta mangiando solo dei legumi. 
Perchè sappiatelo tutti, i legumi sono un secondo. 
Non una verdura. 
E manco un contorno.
E piantatela di fare quelle facce lì quando vi dico che per cena ho mangiato dei fagioli.
Da soli. Con delle verdure a parte.
Senza tonno senza chili senza pasta e senza cotechino.
Perchè guardate che non è mica strano.
Perchè pure gli angeli mangiano fagioli.

Per preparare questa piatto unico travestito da primo, iniziate per prima cosa a preparare la salsa allo yogurt:
frustate con un gatto a nove code la farina di ceci, il curry e la curcuma insieme allo yogurt poi mettete il tutto in una casseruola. Aggiungete l'acqua e fate sobbollire per una mezz'ora mescolando ogni tanto.
In una padella saltate i semi di senape, il fieno greco, il cumino e il peperoncino spezzettato fino a quando inizierete a sentirne il profumo.
Levateli dal fuoco ed aggiungeteli alla salsa.
Tritate la cipolla e il peperoncino verde (privato dei semi) finemente, mescolateli agli altri ingredienti ed aggiungete acqua fino ad ottenere una pasta appiccicosa.
Con le mani bagnate formate dei gnocchi grandi quanto un boccone (definizione scientifica) e friggeteli in olio bollente per pochi minuti fino a quando saranno ben dorati.
Scolateli su carta assorbente e buttateli nella salsa.
Fate sobbollire per altri tre minuti poi servite insieme a riso basmati bianco.
Che, se non vi ricordate come si fa, o guardate qui, oppure cuocetelo in rapporto 1:2 con l'acqua.
Del tipo: fate bollire due tazze d'acqua con un pizzico di sale, versateci una tazza di riso, avendo cura di usare la stessa che sennò non funziona mica, coprite col coperchio e fate cuocere fino a completo assorbimento. 
Spegnete il fuoco, fate riposare qualche minuto coperto e poi se volete fare i fighi aggiungete una noce di ghee. O, per i comuni mortali, burro.

E il coriandolo? Chiederete voi. 
Eh, tritatelo e spargetecelo sopra. Non vedete la foto??


giovedì 21 giugno 2012

Polpettine di ceci neri e melanzane con ketchup smart



Ingredienti per circa 30 polpettine:
2 melanzane medie
200 gr di ceci neri secchi
buccia e succo di mezzo limone
curcuma
zenzero fresco o in polvere
paprika dolce
sale
sesamo
olio extravergine 

Per il simil-ketchup velocissimo:
8 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di aceto balsamico
2 cucchiai di zucchero di canna
sale 

"La cucina per me non è solo un luogo. E' un luogo di culto.
Mi ci reco ogni giorno. Ci compio dei rituali. Ci faccio delle adorazioni. 
E ci prego. 
Soprattutto quando in forno ho un soufflè. 
Quando invece ho gente a cena posso anche arrivare a compiere delle danze propiziatorie. 
La cucina è anche un amica. A volte più facile da gestire. 
Non ribatte quando le urli addosso. 
Non si lamenta quando la sporchi con il sugo. 
Non grida quando le rovesci addosso il caffè bollente. 
Non ti denuncia quando la pesti con un batticarne. 
Non si offende se la trascuri e ti ascolta sempre in silenzio senza interromperti.
E poi la cucina è il mio rifugio. 
Da piccola lo era la tenda degli indiani fatta con un lenzuolo appeso ad un albero in giardino. 
Poi lo è diventato la mia cameretta con il cartello "keep away" sulla porta. 
E poi crescendo lo è diventato la cucina. 
Che da quando non vivo più sola dev'esser rigorosamente abitabile per necessità di sopravvivenza. 
La mia.
La mia cucina ora è il nido in cui posso rifugiarmi quando ho bisogno di decomprimermi. 
E' il mio laboratorio in cui posso far confluire le mie energie e la mia creatività. 
Ma è anche, e soprattutto, il luogo in cui posso solo stare ferma. 
Seduta in silenzio sullo sgabello. 
A guardare fuori dalla finestra. 
Mentre aspetto che cuociano i biscotti. 
Senza bisogno di fare nient'altro." 

Questo microracconto lo trovate anche sul blog della LUBE, che gentilmente mi ha chiesto se volevo dedicargli una ricetta e parlare un po' del mio rapporto con la cucina, cosa che ho fatto volentierissimo.

Per preparare invece queste ottime polpettine procedete come segue:
mettete in ammollo i ceci e lessateli come da istruzioni (i miei necessitavano 2 giorni di ammollo e 2 ore di cottura).
Due. Giorni. Sì. Avete letto bene. Pratici, comodi e veloci. 
Ai 4salti in padella gli fanno una pippa.
Cioè praticamente devi decidere cosa mangiare con tre giorni di anticipo e sperare non capitino contrattempi perchè se poi qualcuno nel frattempo ti invita a cena sei fottuta.
No guarda scusami ma ho i ceci in ammollo, mi spiace, magari la prossima volta avvisami con un po' più di anticipo, ok??! Grazie. 
E tra l'altro non so nemmeno come io sia riuscita a non dimenticarmene. Io. Che non mi ricordo manco cos'ho mangiato ieri.
Cioè, in realtà lo so, dato mi son dovuta mettere il promemoria sul cellulare alla scadenza dei due gironi. Perchè per esperienza già la mattina dopo davanti alla ciotola dell'ammollo sarei rimasta lì inebetita a pensare da quanto tempo fosse lì.
Uhm. Ma da dove arrivano questi ceci? Ma li ho messi io? Ma ieri o l'altro ieri? No forse due giorni fa. O forse ieri mattina?? Ma non è che è uno scherzo? Mumble mumble.
Per questa ricetta ovviamente potete usare pure quelli gialli, che secondo me hanno lo stesso identico sapore.
Ah, anche quelli in scatola volendo. Al massimo dopo andate a confessarvi.
Procedete lavando le melanzane. Bucherellatele con una forchetta per evitare esplodano nel forno e cuocetele a 200 gradi per una ventina di minuti fino a quando saranno morbide.
Taglietele a metà, prelevate la polpa con un cucchiaio e mettetela in una ciotola.
Aggiungeteci i ceci lessati e tutte le spezie.
Frullate il tutto con un minipimer.
Formate con le mani inumidite delle polpettine della grandezza di una polpettina (chiaro no?) e rotolatele nei semi di sesamo.
Disponetele in una teglia foderata con la carta da forno. 
Irroratele con un filo di olio extravergine e cuocetele a 200 gradi per circa 10 minuti.
Per il simil-ketchup mettete in un pentolino il concentrato di pomodoro. Aggiungeteci l'aceto, lo zucchero e un pizzico di sale. Fate bollire per un paio di minuti.
Fatelo raffreddare e servitelo come accompagnamento alle polpettine.

Con questa ricetta sana, veloce, leggera, speziata e vegana partecipo al contest di VerdeCardamomo "La Ricetta del benessere".