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martedì 17 luglio 2012

Un gelato da sturbo


Ingredienti per 950 gr di gelato alle arachidi:
500 gr di latte intero
2 uova intere
200 gr di zucchero
150 gr di pasta di arachidi in purezza
5 gr di farina di semi di carrube
un pizzico di sale
Per le arachidi caramellate:
una manciata di arachidi
pari peso di zucchero

Dato che oggi si parla di gelato e quindi di formule matematiche, di calcoli e di freezer, ho pensato di raccontarvi qualcosa a tema, con annesso problema del giorno. 
Mi pre-scuso per eventuali errori e orrori di forma e sostanza ma d'altronde non sono mica Will Hunting.
Quesito:
indica quante sono le probabilità che le seguenti variabili casuali si verifichino nell'arco delle medesime 12 ore. Descrivi le eventuali conseguenze nel caso in cui le stesse si intersechino tra loro e trova il risultato x:

a+b+c+d+e = x
   365x0,5

variabile a: freezer pieno, stipato manco fossimo in tempo di guerra
variabile b: temperatura maggiore di 30° ma inferiore a 40°
variabile c: contatore che salta alle 8 del mattino a ciel sereno, senza il famoso fulmine
variabile d: sportello del freezer accostato, non chiuso
costante e: casa vuota per assenza lavorativa

Soluzione:
Le probabilità che tutte queste variabili si verifichino nelle medesime 12 ore sono pari a quelle che si hanno di vincere il superenalotto. Ovvero una su 5478654643154343154756.
Le eventuali conseguenze, non necessariamente in questo ordine, sarebbero:
crisi di pianto isteriche, inveizioni contro se stessi e gli altri, scomodamento dei vari santi, accuse e illazioni al gestore di energia elettrica, al produttore del freezer, al datore di lavoro, al meteorologo e alla commessa del supermercato e a tutti i presenti.
Il risultato x sarebbe invece pari a diverse ore di incazzatura così suddivise: 1 ora impiegata come sopra in sfoghi di primo soccorso, 2 ore per la cernita e salvataggio del salvabile, 2 ore per la cottura del salvato, 1 ora per lo stoccaggio dello stesso, 1 ora per lo smaltimento rifiuti, 1 ora per la pulizia e disinfettamento locali.

E nonostante la mia fervida immaginazione, come i più scaltri avranno già intuito, la suddetta situazione non è ahimè, immaginaria ma bensì l'incarnazione di uno dei peggiori incubi di una foodblogger, concretizzatosi una delle scorse sere.
L'emergenza per fortuna ormai è superata ed avrei anche potuto propinarvi per giorni una serie di ricette svuota freezer ma, dato che oggi mi sento magnanima, vi proporrò invece un gelato.
Sappiate che lo faccio solo per non perdere l'MTC di questo mese alla quale mi sono appena iscritta, e che da domani vi spiegherò invece come preparare una cena a base di spiedini congelati, scongelati, cotti, ricongelati e ricotti, o meglio di come riuscire a mangiarli senza perdere gli incisivi, oppure di come preparare un sugo di pesce buttando in una pentola una serie di esemplari misti semi congelati con del pomodoro, condirci della pasta, accorgersi che è venuto una merda e gettare tutto nell'umido.
Ma oggi invece no. Oggi parliamo di gelato. Ma non di un gelato qualsiasi. No, oggi parliamo di un gelato da sturbo. Ovvero: il gelato alle spagnolette.
Tempo fa vi raccontai della mia avversione verso la pasta di arachidi. Ebbene, ora mi sento in dovere di confessarvi che dietro le quinte c'è stata un evoluzione e che ho scoperto una nuova dipendenza. 
E' che forse mi sono solo accorta che il burro d'arachidi è come l'arte, che per apprezzarla bisogna metterla da parte. Difatti io l'ho messo da parte e me lo sono magnato. 
E quel suo retrogusto un po' salato, come nel caramello, ho scoperto che mi fa impazzire. Mannaggia agli americani.
Ma facciamo un po' di chiarezza e apriamo un siparietto, dato che sono sicura che alcuni di voi al solo pensiero della parola "burro di arachidi" siano inorriditi e siano già corsi a controllare il numero di kcal per etto. Il burro d'arachidi, anche se si chiama così e ha fatto fuori Elvis, non è il demonio.
Le arachidi sono antiossidanti naturali, sono una buona fonte di vitamine e sali minerali vari e contengono grassi per lo più monoinsaturi (che per intenderci sono quelli buoni, gli stessi dell'olio d'oliva) quindi, in quantità moderate, come tutto del resto, fanno bene. 
E poi, anche se alla fine erroneamente lo chiamo in tutti e due i modi, c'è una differenza tra pasta di arachidi e burro d'arachidi. La prima, che è quella che utilizzo io, è pura e contiene solo i semi frullati; Il burro d'arachidi invece è addizionato con sale, zucchero e olio di palma. Quest'ultimo è invece un grasso saturo, per intenderci quello bastardo che, se assunto in dosi massicce, aumenta i rischi di malattie cardiovascolari. 
Quindi occhio anche alle etichette e se volete approfondire la storia dei grassi basterà fare una breve ricerca in rete.

Tornando alla nostra ricetta, la percentuale di grassi e zuccheri è stata da me studiata in base a tabelle e calcoli vari per cui, ammesso che la mia calcolatrice non sia rotta, io non abbia sbagliato i conti, non abbia visto le tabelle sbagliate, non abbia sbagliato a digitare, potete star sicuri (?!??! muahhah) che questo gelato è correttamente bilanciato. 
Più nel dettaglio, come ho imparato ad un corso, i grassi in un buon gelato casalingo non devono superare il 15% per conferirgli la giusta cremosità e gli zuccheri devono essere compresi tra il 15 e il 25% per gelare in modo opportuno.
In questa ricetta come grassi ne abbiamo 10 gr dai tuorli, 17,5 gr dal latte e 75 gr dalla pasta di arachidi (totale 102 grammi che su 950 gr totali di peso corrispondono all'11%) mentre di zuccheri ne abbiamo 27,50 gr dal latte e 200 gr dallo zucchero (totale 227,50 gr che corrispondono al 23,9%).
Nel post della bravissima Mapy poi, se vi interessa, trovate una serie di approfondimenti molto dettagliati e molto interessanti sulla chimica del gelato.
Per quanto riguarda la preparazione invece mi sono attenuta alle regole dell'MTC e della ricetta di Mapy e sono partita da una crema inglese (ma dopo vi spiego come invece avrei proceduto io).
Ho montato quindi le uova intere (gli albumi li ho tenuti perchè aumentano la cremosità del gelato) con lo zucchero finchè il composto scriveva, ho aggiunto il latte a filo e ho rimesso tutto sul fuoco fino a raggiungere 85°, sempre mescolando. Ho aggiunto la pasta di arachidi e ho abbattuto la temperatura immergendo la pentola in acqua e ghiaccio. Ho fatto raffreddare una notte in frigo, ho aggiunto la farina di semi di carrube (come addensante), ho frullato con un minipimer e ho messo tutto nella gelatiera per circa 20 minuti.
In alternativa, il mio procedimento è invece di mettere in una pentola tutti gli ingredienti insieme (tranna la farina di semi di carrube che va sempre aggiunta all'ultimo prima di mantecare il gelato), mescolare e portare a 65°, far raffreddare sempre una notte in frigo, aggiungere la farina di carrube, frullare e infilare nella gelatiera.
Per le arachidi caramellate, che danno un tocco croccante irrinunciabile, mettetele in un pentolino con pari peso di zucchero, un pizzico di sale e un goccio d'acqua.
Lasciate andare a fuoco basso per circa 15 minuti finchè lo zucchero tornerà a sciogliersi dopo essersi cristallizzato. Mescolate per mischiare bene il tutto, rovesciatele su un pezzo di carta da forno e fate raffreddare.

Con questa ricetta partecipo all'MTC Challenge di Luglio